Michela Campanella

Psicologo a cosa serve ?

Pisicologo…….psssssicologo……. PSicologia….Psshhhsh …….PSICOLOGO, ecco l’ho detto e incredibilmente non è successo nulla! Il mondo non è crollato, nessuna bomba è esplosa, il buco dell’ozono non si è completamente squartato, non c’è stata nessuna morte improvvisa.

Purtroppo, ad oggi,  parlare di psicologia o dire a qualcuno “credo tu abbia bisogno di andare da uno psicologo“, sono ancora considerate frasi offensive.

Ma da dove nasce questo pregiudizio? Perchè se ho mal di denti vado dal dentista ma se ho un problema emotivo, una difficoltà, degli attacchi di panico o altro, non posso rivolgermi a chi si occupa di tali problemi, cioè lo psicologo?

Probabilmente c’è ancora poca cultura in merito e la confusione che permea questa professione non fa altro che confondere ulteriormente le idee delle persone. L’immagine dello psicologo è quella che ci viene proposta dalla Tv o dai libri, un uomo (di solito) di mezza età, occhiali da intellettuale, vestito fintamente casual, dietro a una scrivania imponente o alle spalle del malcapitato sdraiato sul lettino (aiutooooo).

Ecco, diciamo che anche io me la darei a gambe, se lo scenario è quello appena proposto. Quando si dice psicologo, si pensa a un valutatore, uno a cui basta un’occhiata per leggerti dentro,  a cui serve una sola parola per confezionarti la storia della tua vita, con interpretazioni fantasiose, che pure Freud sghignazzerebbe, insomma a nome della categoria mi sento di dire “Basta! Cestiniamo le banalità che ci sono state proposte fino ad oggi e informiamoci veramente da chi ne sa…..cioè…..noi, gli Psicologi!!

La psicologia permea la nostra vita, la troviamo ovunque. Nei rapporti con gli altri, sul lavoro, nel marketing pubblicitario, a scuola, nelle scelte che compiamo ogni giorno.

Quante volte ci rendiamo conto che compiamo azioni o abbiamo pensieri che vanno oltre la nostra volontà, spesso non sappiamo neppure noi perchè agiamo in modi che sono deleteri o che razionalmente sappiamo sbagliati, eppure li compiamo lo stesso.

E che dire quando ci sentiamo demotivati, apatici, seppure, apparentemente non ci manca nulla? Come lo spieghiamo? Con il fatto che siamo metereopatici? O che siamo viziati?

E se l’ansia, l’angoscia, la paura di morire ci bloccano la vita, cosa ci sta succedendo? E’ solo perchè siamo genericamente un pò stressati o perchè dormiamo un pò di meno la notte?

Farmaci, Tisane, Manuali di auto-aiuto o……Psicologo ?

Domande legittime che meritano una risposta. Tuttavia, spesso queste risposte ci arrivano dal giornale di turno che in poche righe cerca di darci dei rimedi “fai da te”, proponendo erbe, integratori o tecniche più o meno valide di rilassamento. Il messaggio implicito che passa, è questo: “non dare importanza a ciò che hai, vedrai che con una pillolina tutto passa”.

A prescindere dalla reale efficacia dei farmaci, che in questa sede non ci interessa approfondire, vi chiedo: “la copertura provvisoria di un sintomo che la nostra mente ci invia, può essere duratura ed efficace?

Posso prendere un farmaco per il mal di denti ma se non curo la causa, che succederà?

Il dolore passerà magicamente o tornerà più forte di prima? Di conseguenza se “sopprimo” il segnale che viene inviato dalla nostra psiche, quante probabilità avrò che questi ritornerà più invasivo e prepotente di prima?”

La prossima volta che nella vostra vita sorge un problema, una difficoltà, un disagio o un malessere che vi paralizzano e non sapete come uscirne, ipotecate 50 minuti  del vostro tempo, chiudete per un pò i pregiudizi nel cassetto e andate a verificare se lo psicologo è davvero ciò che può fare al caso vostro.

Del resto anche Paulo Coelho l’ ha scritto : “Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono; ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere

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