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Autostima,  una delle parole più usate negli ultimi anni.

Coach, formatori, psicologi, medici, insegnanti, ognuno per un motivo o per un altro parla di autostima, ma nella marea di informazioni, spesso si perde il reale significato.

In parole semplici l’autostima è l’idea che abbiamo di noi stessi, il valore che ci diamo.

L’autostima la creiamo ogni giorno, mattoncino per mattoncino, superando prove, difficoltà e raggiungendo gli obiettivi che ci siamo messi davanti.

Va da sé che nessuno può potenziare la nostra autostima, perché le prove le dobbiamo superare in prima persona, la stima di noi stessi è prerogativa esclusivamente nostra.

Ma cosa può impedire la costruzione di un’autostima ottimale?

Vi è qualcuno che vuole impedire a tutti i costi che vi sentiate delle persone degne di amore e considerazione, che vi sentiate forti delle vostre capacità e del vostro potenziale, è qualcuno che farebbe di tutto per sabotarvi… e triste a dirsi, spesso ci riesce.

Di chi si tratta?  È il vostro Critico Interiore.

Ci convivete da anni, gli avete dato fiducia e credete ad ogni cosa lui dica.

Come si è creato? Da dove salta fuori?

Il Critico Interiore si nutre e cresce con:

  • Pensieri deleteri, ad esempio, possono essere pensieri negativi che si sono formati dopo eventi che vi hanno segnato. La persona che amate vi lascia e da lì iniziate a credere di non essere più desiderabili e piacenti, portandovi a fuggire davanti a nuove relazioni, oppure a sabotarle.
  • Convinzioni deleterie, sono certezze assolute, che considerate dati di fatto e che di solito si formano nell’ infanzia e nell’ adolescenza. Ad esempio, “sono una persona pigra”, “per certi lavori non sono assolutamente portato”, “non ho un carattere facile”, ecc.

 

Un cavallo di battaglia che il vostro Critico Interiore utilizza, perché sa bene che funziona, è la paura del fallimento.

In ogni attività nuova che cercate di intraprendere, il vostro Critico Interiore è in agguato pronto a dirvi: “sicuramente non ce la farai”, “lascia perdere, non fa per te”, “se tu fallissi, immagina la figura che faresti davanti agli altri”, “non crearti problemi inutili, continua a fare ciò che già conosci.”

Il risultato?

Voi continuate la vostra vita tranquilla, senza sfide, senza nuovi obiettivi, senza nuove amicizie, nella vostra relativa zona di comfort.

Il vostro Critico Interiore, vi fornisce una soluzione semplice alle sfide che la vita vi propone e la soluzione è: RINUNCIA.

Voi rinunciate, ma ad ogni rinuncia, il livello della vostra autostima crolla inesorabilmente.

1 a 0 per il Critico Interiore .

Una strategia?

Iniziare ad evitare di evitare.

Sapendo che più io evito, più sarò destinato ad aumentare il mio senso di fallimento, fino ad arrivare al punto, di congelare la mia vita, senza più arricchimenti sociali, affettivi e lavorativi.

Un altro piccolo stratagemma, è quello di immaginare il vostro Critico Interiore, come un essere ridicolo, brutto, ingobbito, storpio, con il naso enorme. Lavorate di fantasia. Create una caricatura di questo essere disgustoso.

E ora immaginate questo Critico Interiore che ripete i suoi commenti negativi e disfattisti su di voi e sulle vostre capacità.

Quanta credibilità potete dare a un individuo ridicolo, brutto e maligno, come questo?

Per concludere, alzate il prezzo di voi stessi e consideratevi diamanti ,non  semplice bigiotteria.